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Ufficio politiche energetiche di Unione

Sul tema degli assetti organizzativi vedere anche la scheda sul Team energia di Unione, che mette in relazione funzionari e amministratori dei Comuni dell’Unione.

Problema

Non esiste politica efficace senza organizzazione. Se non sono sostenute da assetti organizzativi stabili, personale adeguato e politiche di bilancio, le politiche energetiche rischiano di durare il tempo di una Giunta, in particolare nei piccoli Comuni con scarse risorse.

Analisi

Le politiche energetiche sono politiche trasversali e ad altro grado di innovazione. L’ufficio Politiche Energetiche non si limita a gestire gli aspetti energetici sotto il controllo diretto del Comune (impianti, autorizzazioni, etc.) ma soprattutto facilita le parti sociali (associazioni, ordini professionali, famiglie, imprese…) a individuare le direzioni verso cui andare. Lavoriamo sulla riconversione edilizia? Ci concentriamo sui condomini o puntiamo alle abitazioni monofamiliari? Come facciamo vedere a tutti che su questa cosa siamo d’accordo? Come riusciamo a farla? Cosa serve che faccia il Comune perché succeda davvero?

Di solito solo Comuni di grosse dimensioni (indicativamente sopra i 30.000 abitanti) si possono permettere un tale ufficio. Gli altri non possono che realizzare l’ufficio in Unione, unica dimensione nella quale è possibile dare stabilità e continuità a politiche ordinarie proattive. La gestione degli aspetti energetici a livello di “cluster di comuni” è inoltre prerequisito per l’accesso a fonti di finanziamento previste dalla programmazione UE 2014/2010 (FESR etc.).

Replicabilità: alta per tutte le Unioni Comunali che abbiano elaborato il PAES in forma associata

Vantaggi!

  • Economie di scala e ottimizzazione risorse umane (gestione percorsi partecipati, comunicazione, contrattualistica energia e acquisti verdi, definizione di partnership
  • Maggior coordinamento e conseguente omogeneità e massimizzazione degli effetti delle azioni previste dal PAES a livello territoriale
  • Possibilità di accedere a fondi UE e altri bandi
  • Maggiore efficacia nella ricerca di strumenti di finanziamento
  • Maggior collaborazione tra Comuni membri dell’Unione
  • Più facile realizzare ulteriori azioni in Unione (es: ‘sportello energia’ di Unione)

Casi studio: Comune Valsamoggia, Unione Reno Galliera
Non costituiscono l’unico modello possibile, ma esempi per altre Unioni interessate a percorrere la stessa via.

L’immagine mostra l’organigramma del Comune di Valsamoggia (frutto di una fusione di 5 comuni che dovendo fare un nuovo organigramma ha potuto introdurre un’innovazione così significativa) in cui l’ufficio energia e resilienza è posto in staff al Sindaco per potergli garantire la possibilità di incidere, modificandole, sulle politiche ordinarie.

Passaggi:

  1. Elaborazione del PAES in forma associata (PAES di Unione)
  2. Definizione compiti dell’Ufficio Energia:
    –  coordinamento degli uffici comunali competenti nell’attuazione dei PAES
    –  relazione con i livelli istituzionali sovracomunali regionali ed europei
    – ricerca di finanziamenti e modalità di investimento alternative per la riqualificazione del patrimonio pubblico, l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, la gestione di percorsi partecipati e attività di comunicazione
    – supporto ai comuni nella scelta dei fornitori di energia (metano, energia elettrica, carburanti)
    – apertura di uno sportello di consulenza ed informazione rivolto ai privati
  3. Definizione dotazione organica (personale dei Comuni ed eventuale supporto esterno di alta professionalità) e mansioni
  4. Definizione politiche di bilancio e indicatori adeguati per copertura costi (es. dedicare parte dei risparmi economici generati al funzionamento stesso dell’ufficio, orientare una quota dei contributi/incentivi degli interventi di riqualificazione energetica, disporre di indicatori sul livello occupazionale del territorio…)
  5. Delibera di Giunta

Documenti

Soluzione

La creazione o il trasferimento in Unione Comunale dell’Ufficio Energia permette di gestire al meglio una competenza e i relativi compiti finora non previsti negli assetti organizzativi comunali e consente la realizzazione delle azioni previste nei PAES alla scala territoriale più adeguata, consentendo l’emersione di una visione omogenea, economie di scala e una maggiore capacità di programmazione.

Per approfondire puoi esplorare la delibera di istituzione e il Piano Attività (PEG) dell’Ufficio politiche energetiche di Unione.