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Fare rete tra sportelli energia

E’ utile consultare questa scheda se si sta progettando uno Sportello Energia (comunale o di Unione) o si ha bisogno di un supporto per chi si occupa dello Sportello

Problema

Gli Sportelli Energia possono offrire numerosi servizi e svolgere diverse attività di animazione sul territorio. Il limite è rappresentato dalle energie/risorse disponibili e dal successo delle iniziative proposte: alcune cose funzionano altre no e spesso si riparte da zero quando molte idee sono invece già state sperimentate altrove.

Analisi

Gli Sportelli Energia operano spesso in stato di isolamento, trovandosi a erogare servizi e informazioni senza poter contare su un supporto interno o esterno al Comune. Di solito si finisce  per “arrangiarsi”, inventando da zero le cose che servono. Questo consuma molta energia e spesso porta a ripercorrere strade già sperimentate altrove e rivelatesi poco efficaci.

Intrattenere un dialogo costante con altri Sportelli Energia consente invece di:

  • mettere a sistema servizi e informazioni disponibili
  • risolvere collettivamente problemi e difficoltà singole
  • creare confronto e condivisione tra diverse figure che si occupano di energia negli enti locali (ufficio tecnico, Energy manager, personale di sportello)
  • evitare esperienze fallimentari e replicare esperienze che funzionano
  • avviare percorsi e azioni itineranti e collettive (di sistema).

La dimensione psicologica

C’è inoltre un’altra considerazione importante relativa a un aspetto spesso trascurato, ma sempre più rilevante. Avere a che fare con il tema energetico significa acquisire la consapevolezza delle immense sfide che attendono le comunità locali, e più in generale la nostra civiltà tecnologica, nel futuro più prossimo. Stiamo fronteggiando una crisi del comparto energetico strettamente collegata alla crisi climatica (dobbiamo abbandonare l’energia fossile) e tutte le nostre “certezze” relative al modello di sviluppo adottato fin qui vengono messe in crisi.

Esiste in questo una dimensione psicologica e un impatto che va oltre l’attività professionale e ci chiama in causa come individui a tutti i livelli. Chi opera in uno Sportello Energia diventa necessariamente conscio della dimensione dei problemi, dell’urgenza delle soluzioni necessarie e si pone come interfaccia con i cittadini, dovendo così confrontarsi quotidianamente con le incertezze proprie e altrui. Contemporaneamente, trova spesso nel proprio ambiente di lavoro una certa indifferenza e uno scarso livello di consapevolezza. Questo impedisce la costruzione di canali di sostegno empatico all’interno del proprio Ente.

Appartenere a una rete in cui certi aspetti della realtà, certe consapevolezze, certe sensibilità sono già sviluppate, produce anche un forte effetto di supporto e di motivazione per gli operatori.

Una rete sperimentale

Per chi opera in Emilia Romagna sono già possibili diverse modalità di connessione.  Esiste una mailing list sperimentale gestita da ANCI che connette tra loro persone impegnate in attività affini a quelle dello Sportello Energia. Dato che si tratta di uno strumento poco usuale per i Comuni, la partecipazione di solito avviene a valle di un percorso (Tavoli Operativi e/o formazione). Esistono poi occasioni di incontro diretto presso il Gruppo di Lavoro Energia degli Enti Locali e i Tavoli Operativi, che connettono in una rete multilivello i Comuni e le Unioni con le strutture di prossimità, ANCI e la Regione. La newsletter Energie in Comune è uno degli strumenti della rete per scambiare informazioni e mettere in comune strumenti.
In diversi casi la rete la fanno le strutture di prossimità. Le condizioni cambiano a seconda del contesto, come sempre bisogna guardarsi intorno.

Soluzione

Dato che sul territorio esistono esperienze più o meno avanzate e che parte delle informazioni e dei servizi erogabili sono simili, essere in rete consente agli sportelli energia di processare collettivamente le informazioni e gli strumenti disponibili e scambiarsi informazioni su quali attività hanno maggiori probabilità di successo e quali errori e difficoltà – già affrontati da qualcuno – possono essere evitati. Il lavoro in rete consente inoltre di trovare supporto, empatia e motivazione a volte difficile da ottenere all’interno del proprio Ente.