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Metodologia per implementare la Funzione Energia

Prima di implementare la Funzione Energia è utile consultare la scheda Produrre le precondizioni per le attività sull’energia

 

Problema

Avviare politiche energetiche locali, obbliga un Comune o un’Unione a effettuare complessi passaggi culturali, amministrativi e organizzativi:

  • elaborare e stimolare un cambiamento culturale interno all’ente locale e sul territorio
  • definire la funzione energia comunale  in termini di compiti e organizzazione che possa dare sostanza all’esercizio di una delega politica e alla sua attuazione operativa
  • facilitare  e animare l’avvio di nuovi sistemi e reti di relazione
  • dotarsi di strumenti operativi  di governo della complessità adatti a differenti situazioni di contesto.

Implementare la Funzione Energia nei Comuni e nelle Unioni di Comuni:

  1. è un processo di profonda innovazione che implica la costruzione di una capacità di governance inedita, ma indispensabile per costruire politiche di decarbonizzazione dell’economia
  2. è un percorso che non ha un iter preciso ma può (dovrebbe) cominciare dagli aspetti più semplici, che variano in base al contesto, al sistema delle relazioni, all’organizzazione e alle competenze presenti su quel territorio
  3. consente e obbliga il Comune/l’Unione ad agire su più ambiti, perchè l’energia è una politica trasversale che contamina le politiche settoriali dell’ente
  4. per essere efficace non può risolversi in un unico intervento/azione ma deve contaminare organizzazioni, collettività e settori esterni al controllo diretto dell’ente.

Analisi

Nell’ambito  del Gruppo di Lavoro Energia degli Enti Locali abbiamo avviato dal 2013 un laboratorio territoriale che include esperti di diverse discipline (energia, innovazione sociale e comunicazione) insieme a una comunità di tecnici e amministratori. Con il loro aiuto abbiamo sviluppato e testato la griglia della Funzione energia: una metodologia  per aiutare tecnici e amministratori a rafforzare le politiche energetiche a partire da “dove sono”.

griglia_cosa_con_chi

COME FUNZIONA

Una matrice con 3 variabili:

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1 – GLI ATTORI

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ENTE: Livello politico
Es: Giunta, Consiglio, Commissioni, Consulte, Partiti…

ENTE: Struttura organizzativa
Es: Unione, Comune, Direzione generale, uffici di staff, uffici di line…

STRUTTURE: società controllate o partecipate, distretto, ambiti, consorzi….
Es: Società strumentali, in-house, patrimoniali, Società partecipate, Distretto socio-sanitario, Ambito idrico, rifiuti, gas, Gestore dell’edilizia sociale pubblica, Consorzi di bonifica, Enti parco, GAL-Gruppi di Azione Locale…

FORNITORI di Servizi Pubblici Locali e servizi collettivi
Es: distributori gas naturale-acqua-energia, Gestore Trasporto Pubblico Locale, servizi mensa, global service, gestore illuminazione pubblica, gestione manutenzione strade-verde, gestione calore…

ORGANIZZAZIONI economiche, sociali e culturali.
Es: CCIAA, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, altre associazioni di categoria profit, Terzo settore, Ordini professionali, Sindacati, Banche, Scuola e Università, associazioni ambientaliste e altre associazioni, Partecipanze e Comunalie…

COLLETTIVITA’
Imprese e famiglie

ESTERNI (RETE)
Es: Altri Comuni/Unioni, Provincia, Regione, ANCI Emilia-Romagna, altre associazioni di enti locali, partner in progetti europei, agenzie per l’energia o per lo sviluppo territoriale…

2 – Le relazioni di prossimità: a che distanza operano gli attori
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3 – Le tipologie di azione

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VISION. dove vogliamo andare e perché
Es: azioni tese a sviluppare, evolvere, focalizzare una visione comune.

ORGANIZZAZIONE: persone, strutture, ruoli, procedure.
Es: istituzione di uffici, unità organizzative, gruppi, regolamenti, procedure…

PIANIFICAZIONE: piani di settore, integrazione con altre politiche, risorse economiche.
Es: stesura di documenti, partecipazione a bandi e progetti, cooperazione con altri processi in atto per raggiungere obiettivi comuni.

ASPETTI SETTORIALI: energia.
Es: azioni specifiche nel campo della gestione dell’energia sostenibile.

RELAZIONI: economiche e sociali tra i soggetti del territorio, aspetti umani e sociali.
Es: percorsi di facilitazione, analisi relazionali, risoluzione di conflitti, ecc.

CULTURAL CHANGE: comunicazione, formazione, empowerment.
Es: istituzione e organizzazione di corsi, momenti di formazione, attività educative, attività partecipative, sviluppo infrastrutture culturali, ecc.

RETE: individuazione dei soggetti complementari e omologhi, informazione, confronto.
Es: scouting, studio di approcci e casi significativi, consolidamento di reti

FUNZIONI DELLA GRIGLIA
5 funzioni base che la griglia può assolvere:

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  1. FUNZIONE DIAGNOSTICA
    Rispetto al campo di azione rappresentato dalla griglia permette di rilevare in quali aree l’ENTE è attivo e in quali no contribuendo a costruire una maggiore consapevolezza interna sull’efficacia delle azioni in corso.
  2. FUNZIONE DI OSSERVAZIONE
    Osservando quanto accade senza un intervento esplicito del Comune è possibile individuare azioni o processi già in corso anche se non collegati esplicitamente all’Ente, collocarli nella griglia e metterli a sistema con altre azioni in corso programmate o da programmare.
  3. FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE
    Con un quadro del campo d’azione ottenuto attraverso DIAGNOSTICA e OSSERVAZIONE è possibile realizzare una pianificazione più efficiente ed essere consapevoli delle aree di forza e debolezza dei processi in corso.
  4. FUNZIONE DI MISURA
    La griglia fornisce un punto di partenza per realizzare misurazioni rispetto all’efficacia delle attività e dei processi in corso. In futuro potrebbe anche servire a ricavare indici parziali e un indice complessivo per la misurazione e comparazione delle attività, particolarmente utile per informare la FUNZIONE DIAGNOSTICA in modo ciclico.
  5. FUNZIONE DI LEVA CULTURALE
    Operare utilizzando questa griglia potrà aiutare lo sviluppo di una differente cultura dell’energia all’interno dell’Ente e nella comunità. Con questo approccio l’energia passa dall’essere argomento specialistico al ruolo di tema totalmente trasversale ad ogni altra attività dell’Ente.

CICLI di controllo

I cicli di controllo facilitano l’utilizzo operativo e l’efficacia della griglia nelle sue 5 funzioni base (Diagnosi, Osservazione, Pianificazione, Misura, Leva Culturale) sia in fase di lettura dei fenomeni sia in fase attuativa, migliorando la capacità degli enti di incidere sul capitale sociale del territorio amministrato.

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  1. Ciclo di controllo 1: inclusione
    Chi c’è?
    Chi dovrebbe esserci?
    Chi manca?
    Scopi: ottenere la massima inclusività possibile,  garanzia:
    •    di non dovere rincorrere a posteriori chi è rimasto escluso da un processo
    •    di arricchimento del processo di quella diversità (di idee, opinioni e approcci) essenziale all’efficacia operativa delle azioni.
  2. Ciclo di controllo 2: l’uomo al centro
    Testa: disponiamo davvero (e abbiamo trasmesso) le informazioni che servono? Siamo stati in ascolto?
    Cuore: abbiamo dato il giusto peso agli aspetti psicologici, relazionali, sociali? Siamo stati in ascolto?
    Mani: abbiamo davvero un obiettivo operativo (in grado di produrre cambiamenti nella realtà)? Saremo in grado di raccogliere i feedback?
    Scopi:
    •    de-ideologizzare le azioni, evitando di far partire i processi da posizioni pre-concette non supportate da informazioni condivise.
    •    tenere conto dei livelli di maturazione della consapevolezza dei soggetti coinvolti, lasciando ad ognuno il tempo di metabolizzare le ipotesi di azione sia a livello individuale che nell’organizzazione di cui fanno parte.

Documentazione

Soluzione

Strumento di diagnosi e programmazione che facilita ragionamenti su come implementare la Funzione Energia (vision, organizzazione interna, relazioni, azioni).

Usare la griglia come strumento di lavoro individuale e – possibilmente – di riflessione e progettazione collettiva, aiuta:

  • a condividere una direzione di sguardo
  • a creare le condizioni per far succedere delle cose
  • a cominciare dalle cose più semplici nel contesto in cui si è
  • a farsi le domande giuste.

Una panoramica generale delle schede presenti su questo sito può servire a farsi un’idea delle molteplici possibilità disponibili e può aiutare a verificare quali aspetti siamo più adatti alla propria situazione.